martedì 26 febbraio 2008

= L'IDIOTA =

Dopo un combattimento iniziato a luglio ho finalmente portato a termine L’Idiota di Dostoevskij.
Questa non vuole essere una recensione del libro, ma una riflessione sul personaggio principale, Lev Nikolajevic principe Myskin
Non è facile spiegarlo a ki non ha letto il libro.
E’ stato strano trovare nero su bianco emozioni, pensieri o azioni ke sembrava parlassero di me, invece si trattava di un personaggio di fantasia, inventato da uno scrittore russo nel 1800!
La sua eccessiva bontà, semplicità e fiducia nel prossimo ke costantemente gli si ritorcevano contro, mi ricordavano alcuni tratti della mia personalità e della mia vita.
L’immediato entusiasmo nelle nuove amicizie e il mostrarsi nudo e senza armatura a queste persone, sono caratteristike ke portano il Principe a continue delusioni, dispiaceri e dolori; devo ammettere di non essere nuovo ad esperienze del genere.
In alcune pagine sembrava proprio ke il libro parlasse di me e a me.
La grossa sorpresa è stata quella di leggere di un comportamento del Principe.
Una cosa in particolare, ero convinto succedesse solo a me (so ke è da IDIOTI pensare ke un qualcosa succeda solo ad una persona nel mondo)…non potete immaginare il mio stupore nel leggere ke Dostoevskij ne scrivesse! Una cosa così MIA così particolare e LUI la stava raccontando! Il ke vuol dire ke o lui o qualcun altro al mondo l’avevano vissuta. Nel caso ke fosse invece fantasia…è proprio il caso di dire ke a volte la realtà supera la fantasia.
Immaginatevi il vostro segreto più nascosto, un vostro comportamento di cui sanno solo 3 persone al mondo e ke in cui credete di averle l’esclusiva raccontato in un libro. Un libro ke viene letto e tradotto in tutto il mondo dal 1868!
A questo punto mi viene da kiedermi se altre persone nel corso di questi anni abbiano fatto il mio stesso pensiero leggendo quelle parole sul quella stranezza del Principe.
Non ke il fatto di non sapermi l’unico mi faccia stare meglio, ma mi incuriosisce su ki sono gli altri e su come possono essere “guariti”!
Insomma alla fin fine, mi sono scoperto un po’ IDIOTA pure io.

sabato 16 febbraio 2008

= PORTO =

C'e un posto in cui mi sono infilato ieri sera, ke x me è un pò il porto sicuro.
E' quel posto ke sai essere sempre lì disponibile, in cui troverai tranquillità, buon cibo, buon vino e\o birra anke se kiamerai 5 minuti prima di presentarti.

E' un pò un porto sicuro, anke se dentro o fuori te c'e la tempesta, lì sai ke sarai riparto dalle intemperie. E' quel luogo in cui mi sono rifugiato quella sera ke è stata forse la più dura dell'anno scorso e forse degli ultimi anni. Dove ho potuto piangere liberamente e sfogarmi fino allo stremo delle forze, sapendo di poter rimanere anke lì a dormire.
E' il punto di incontro tra amici sentiti ke arrivano da diverse città, un riferimento x i frequentatori.

Grazie all'ostepadronedicasa e alla sua ancella, x l'ospitalità ke non è come a casa, è meglio.
Anke ieri sera ke c'erano un pò di nubi, mi avete accolto in attesa di poter vedere la luna sopra la testa. Vi abbraccio.

lunedì 11 febbraio 2008

= LEGGERE =

Ho imparato una cosa dall'ultimo libro ke ho finito di leggere.
Di solito leggo con la smania di arrivare alla fine del libro, x curiosità di saxe come finisce la storia. Questa la storia non aveva una fine ben definita, quindi ho lettolettoletto velocemente senza giungere dove pensavo.
E nel farlo così velocemente mi sono perso dei pezzi x strada.
Mi spiego meglio.
E' un pò la differenza ke c'e nel correre e nel camminare.
Se corri arrivi prima alla meta, ma l'impegno nei movimenti e la velocità a cui vai, non ti permettono di osservare con attenzione quello ke ti sta attorno. E così è stato nella lettura di quel libro. Ero curioso di capire dove voleva andare a parare e quindi mi sono mosso velocemente tra le righe, non fermandomi con attenzione e non cogliendo forse tutte le sfumature.
Morale della favola, finito il libro mi è venuta voglia di riniziarlo e di gustarmelo con maggiore calma.



PIESSE
E' un pò ke non scrivo xkè ho problemi con la connessione, presto cambierò gestore e avrò modo di collegarmi quanto prima!

domenica 3 febbraio 2008

= PAROLE? =

A volte le emozioni sono davvero troppo forti.
Un fuoco dentro, una cascata di pensieri ke prendono dalla testa ai piedi e si infrangono sulle labbra.
Sì, xkè anke se provi a traformare quell'insieme di impulsi ke ti sconvolgono in parole, non ce la fai.
Come spiegare la consistenza delle nuvole o il profumo del mattino; come descirvere il sapore di una rivincita o il suono sordo del silenzio.
A volte davvero non riesco a trovare le parole, non so se non ci sono o se non so raccontarmi.
E' un pò come quando provavo a spiegarel a musica ai sordi. Come racconti il suono di un violino? Certo puoi aiutarti con le vibrazioni, ma non riuscirai mai ad avvicinarti.
E allora come trasmettere a ki ti sta vicino la cosa fantastica ke stai vivendo?
Un sospiro.
Xkè comunque qualcosa devi far uscire. Non puoi tenerti dentro tutto. E provare a spiegare utilizzando milioni di aggettivi e parole, toglierebbe poesia al momento.
Un sospiro.
Un sospiro leggero come le nuvole, con l'intensità dell'inizio del giorno, con un gusto intenso come il cacao puro ma con tutto il mistero del silenzio.

Buone emozioni.