giovedì 28 giugno 2007

= REGGIO CALABRIA! =

C'era una persona di Reggio Calabria ke mi ha seguito praticamente da sempre fino alla settimana scorsa...ora è un pò ke non mi viene a trovare...
Siccome non ho conoscenze a Reggio e non ho idea assolutamente di ki tu possa essere, mi faceva particolarmente piacere vedere con quanta costanza frequentassi.
Se passi ancora di qua x favore lascia un segno!

Sxo di trovarti presto!

= COME NON DETTO! =

Dopo l'ultimo post ke ho scritto in cui dicevo di non leggermi nel week end, c'e stato il record di visite domenica! EStraordinerio....
Ragazzi a questo punto devo dirvi non leggetemi mai!!!

sabato 23 giugno 2007

= NON LEGGETE =

Quando il lunedì guardo le statistike di frequentazione del blog e vedo ke nessuno o quasi lo legge durante il sabato o la domenica sono contento. Vi immagino tutti in giro e mi fa piacere, non state in casa!
Di conseguenza vi dico:

NON LEGGGETE IL BLOG NEL WEEK END!

fate altro, lasciate perdere! Così poi il lunedì mattina avete anke un pò più di tempo da perdere in ufficio!!!

Buon week end a tutti, lontani da qua!!


= QUESTO E' X ME =

Siamo praticamente giunti alla resa dei conti. E' giunto il momento di kiudere una porta su una fase della mia vita e di farci un bel muro davanti.
E' vero, fa male. E' vero, non vorrei. E' anke vero ke DEVO farlo.
Non ci sono scappatoie, mezze misure, strade alternative. E' dura ma DEVO farlo.
E mi farà star male, molto, ma è meglio una sofferenza grossa nel momento deciso da me, ke tante sofferenze minori in momenti inaspettati.
Mi sento nudo (e senza cakkio come direbbe Elio) ed indifeso, tutte le certezze, la rabbia e la cattiveria poco alla volta si avvolgono di uno strato di nebbia e sembrano sempre più lontani e senza forza.
Non mollare, non ora!
Se riesci a comportarti come ti sei prefisso, sarà davvero l'ultimo sforzo.
Sono spaventato.
E' vero, nell'ultimo periodo questa cosa mi passava via liscia e indifferente (tranne quando non a causa mia saltava fuori) e solo ora mi rendo conto ke ho passato più volte una giornata intera senza pensarci (e questo era il primo grande obbiettivo ke mi ero prefissato). Ma sapevo ke comunque era lì. Ke c'era e l'idea di sbatterla fuori dalla mia vita a calci, mi da insicurezza.
Amici datemi la forza voi, ricordatemi tutti i motivi x cui DEVO farlo. Voglio andare all'incontro incattivito, pronto a spaccare il culo!

mercoledì 20 giugno 2007

= FINIRA' ? =

Ufficialmente non ce la faccio più!
Oggi sono dovuto scappare dal lavoro x venire a casa a dormire...

Stankezza stankezza stankezza!

Fisica e mentale.
Mi sento davvero a terra. Non è uno di quei periodi soffro xkè non ho vita, ma uno di quelli in cui proprio il mio fisico mi molla e mi fa capire ke devo riposare...
L'altra sera ero così stanco ke con 2 birre medie ero davvero su un altro pianeta (fosse sempre così facile sarebbe fighissimo!). Non so, sto davvero dedicandomi così tanto al lavoro ke non riesco nemmeno a trovare dei momenti x me e di conseguenza ho poco da scrivere.
Non pensavo ke il blog mi sarebbe mancato. Mi sono kiesto se gli invisibili ke mi leggono si kiedevano dove fossi finito e se fossero dispiaciuti del fatto ke non ci fossero nuovi post.
Mi sono reso conto ke non è proprio vero ke la vita va comunque avanti. Sì i giorni vanno avanti, ma a volte capita ke la vita si sospenda, o forse si mettono mattoni (o se preferite si fanno passi) così piccoli ke non ci si rende conto di niente.
Ho fatto incontri interessanti ho avuto soddisfazioni dal lavoro, ma a livello "personale" sento proprio ke poco è stato fatto...

Ora scappo, esco. FINALMENTE UNA BIRRA!!!!

Sto cucinando a casa, come direbbero gli 883 "come non succedeva da un sacco di tempo!!!"

martedì 19 giugno 2007

= BENTORNATA VITA! =

gLU GLU glu
AAAAAhhhhhhhhhhhhhhhhhAaaaaaaaaa
Mi ripresento a voi dopo diverso tempo con una birra in mano.....
Sono tornato alla vita.
Settimana intensissima di lavoro...rapito, ora sono stato rilasciato!.....................

Ragazzi avrei voluto scrivere 100mila cose ma sono cotto...

A presto!

martedì 12 giugno 2007

= RISPOSTA =

Rispondo pubblicamente ad un'email ke mi è arrivata oggi.

Due parole prima della risposta vera e propria. L'email è stata una figata. Xkè è stata inaspettata, xkè sincera, xkè profonda e xkè ha saputo colpire nel segno. Quando si piange o si soffre non si ha solo bisogno di gente ke ti asciuga le lacrime e ti dice ke tutto andrà meglio, ci vuole anke ki ti scuote, ki ti fa vedere la realtà sotto altri punti di vista, ki ti presenta la propria esperienza e ki ti insulta. La persona ke mi ha scritto questa email, ha fatto di più. Si è esposta. Avendo vissuto anke lui (a suo modo) cose simili alle mie, ha provato a capirmi. Ed è figo sentirsi compresi, non il fatto di saxe ke qualcuno è stato in una merda con una puzza simile alla tua, ma quanto il fatto si saxe come si sta proprio con il naso in quella merda.
Grazie la tua email è stata davvero gradita. E non x sminuire il tutto, gradita è una parola di gran significato x me. Oltre ad essermi piaciuto il gusto, l'ho digerita bene e sxo di assimilarla alla grande.

Passo alla risposta.
Devo dire ke non mi sento di aver fatto la parte di quello ke tutto gli è scivolato sopra senza fargli niente. Anzi ho dimostrato sempre la mia sofferenza. Nel nostro rapporto forse si è "notato" un pò meno, probabilmente proprio xkè non c'era bisogno di sottolinearlo (non ke di solito ci sia!!!) e xkè lo stare assieme mi aiutava a viverla un pò meglio. Certo il mio modo di comportarmi (mi è piaciuta a non finire la definizione bulimico di emozioni) mi ha dato anke poco modo di pensarci e non ha lasciato tempo ad una trasparenza emotiva.
C'e anke una forte componente di voler lasciare andare via tutto, la sofferenza comunque ti lega e ti costringe a pensare e riflettere. Diciamocela tutta...c'e bisogno di pensare e riflettere sugli avvenimenti o sulle persone nel mio caso? Mi pare tutto abbastanza cristallino....
Concordo con te ke non si debba coprire il passato di marrone, non ho fatto cose xkè la situazione in cui vivevo non me ne faceva sentire la mancanza. Ma visto ke ora la condizione è caduta, l'equazione non sta più in piedi (la matematica non è mai stata il mio forte!)
Non so se sono d'accordo con te anke quando mi dici ke faccio tutte queste cose xkè sto cercando di prendermi una pausa da me stesso e xkè sto cercando di posticipare il più possibile il momento in cui si faranno i conti. D'altro canto posso risponderti ke ho capito più cose di me negli ultimi 2 mesi (mentre ci davo dentro) ke nei momenti (rari) in cui mi fermavo a pensare...
E fare mille cose non è solo x distrarmi dalla realtà, molte volte è solo x dimostrarmi ke si può comunque andare avanti, ke anke se pensavi ke il tutto fosse finito in quel momento, in realtà ci sono mille cose ke puoi ancora fare. Mille sono le strade ke puoi provare. E' vero in una situazione di piena lucidità certe non le avresti fatte, ma va bene così, al momento credo ke piuttosto ke non far niente, sia meglio fare qualcosa ke forse non è il massimo. E non sempre e solo xkè finke corri forte non riesci a guardarti indietro con attenzione (xkè devi concentrarti su dove stai andando).
Quando mi sono trovato in questa situazione la mia paura più grossa (forse non la prima, ma la seconda) era quella di trovarmi davanti ad un libro bianco, il cui titolo era "La mia vita" senza riuscire a scrivere più nulla. Ora qualke pagina c'e e agli okki di quello scrittore in crisi, questa è una conquista. Avevo più ke altro la paura di non trovare le forze più ke gli argomenti.
Passare queste paure (o meglio aver affrontato queste paure) è un passo avanti. NON verso la soluzione del problema, ke poi non credo ci sia un problema da risolvere.
Credo ke ci sia solo da andare avanti.
Tu mi parli di istinto di conservazione, io ti dico istinto di evoluzione. Evoluzione nel senso di andare avanti, crescere adattandosi alla nuova situazione, ma pur rimanendo se stessi.
Non vedo dei demoni da affrontare. Ho dei demoni ke devo lasciarmi alle spalle. E quale modo migliore di lasciarsi le cose alle spalle, se non andando avanti?

Ti ho voluto rispondere pubblicamente x farti un omaggio. Ma anke xkè alla fine sei arrivato alla certezza di un mio stato emotivo grazie a questo blog. E magari altre persone come te mi diranno la loro (certo tu hai un vantaggio) e io avrò modo di confrontarmi con altri pensieri e realtà. E anke questo sarà merito della tua mail.
La risposta è arrivata non a voce xkè scrivere mi aiuta a riflettere molto più ke parlare. Qua posso rileggere, cancellare e modificare. La conversazione è troppo veloce e faccio fatica ad usarla x esprimere concetti ke non ho ben kiari dentro me.

Ti abbraccio e ti ringrazio. Sei stato davvero prezioso. Proprio come deve essere un gran amico

domenica 10 giugno 2007

= SOGNO =

Ke strano.
Pensavi di esserti liberato (o meglio di aver accantonato) certi pensieri eppoi basta poco ke tornino a girarti in testa. e prepotentemente.
Basta una sera, con un buon quantitativo di alcool in testa (grassie saloon) e la temperatura troppo alta a farti tornare certe cose e persone sotto forma di sogno...e non è bello. Sì, soprattutto se pensavi ke certe cose, non dico ke fossero solo un brutto ricordo e nemmeno ke le avessi passate, ma almeno ke non ti facessero ancora COSI' male.
Se poi 2 giorni dopo, quando pensavi di aver smaltito la sbornia emotiva, ti capita di ributtarti nella stessa situazione a causa di un'informazione ke ti passano, allora capisci ke la guarigione è davvero lontana. E cazzo quanto mi fa rabbia questa cosa. Sì xkè capisco ke allora mi mentivo da solo, mi nascondevo le cose, non affrontavo la situazione. Eppure ero convinto ke le medicine le stessi prendendo. La gente ti dice sempre solo ke il tuo unico alleato è il tempo. Fanculo! Ci sarà qualcosa ke potrà aiutare il dannatissimo Dottor tempo a trovare la mia stramaladettissima terapia.
Non so.
Ke palle.
E alla fine mi trovo qua la domenica pomeriggio, ke dovrei lavorare, con un sole fuori ke spacca, Dharma sotto ke mi kiama, a far niente. Guardo il messenger e vedo ke i miei contatti sono tutti offline, e ci credo, è proprio da stronzi stare a casa oggi.
Bhà.
Ke io, tu e lui possiamo essere tutti maledetti.
Fanculo.
X una volta soprattutto a te.

giovedì 7 giugno 2007

= NOIA? =

Sto vivendo un periodo della mia vita totalmente nuovo. Faccio cose, incontro persone, mi muovo, esco, bevo, leggo, scrivo, tutto in quantità maggiore o in qualità differente da 2 mesi fa. Molto è nuovo e molto altro lo vivo sotto una sfumatura diversa, altro ancora con rinnovata energia o motivazioni. Insomma sono in un momento di scoperta e conoscenza.
E nonostante questo, nonostante tornassi da una serata ke non avevo mai vissuto (da Mars io e lui a vedersi un film), a poki metri da casa ho pensato: "ke palle la solita routine, ora torno a casa, parkeggio Dharma sotto, salgo e vado a letto.
Ma cazzo cosa sono diventato?
Tutte le cose nuove ke attraversano la mia vita dove sono finite? Sono già diventato assuefatto al nuovo?
Mi sono sentito poco bene con me stesso. Mi sono sembrato uno skifoso consumista di emozioni. Usa e getta emotivo.
Via una cosa sotto l'altra, senza averla goduta a pieno, senza averne visto anke solo 2 sfaccettature, senza averla vissuta e senza averla fatta propria. Ke palle. Ke sono.
Cosa dovrei fare x farmi contento?
Scalare ogni giorno l'Everest? Fare fuoristrada sulla luna? Nascere?
Forse così almeno sarebbe una grossa novità al giorno e non avrei da fare pensieri stupidi (e immotivati) come quello di stasera.
Voglio fare un passo indietro. Meno cose ma più intensamente. Ma forse decidere a tavolino (o a letto nel mio caso) è una minkiata. E' solo ke questo pensiero mi ha spaventato e mi ha fatto riflettere su me stesso.

mercoledì 6 giugno 2007

= LEZIONE =

Cazzarola ieri notte ho imparato una bella lezione...

Attenzione a desiderare troppo una cosa...potresti ottenerla.

E io aggiungo: e potrebbe non essere esattamente come la avevi desiderata.
Questa cosa qua mi ricorda un pò l'anello dei desideri del D&D, ke se non formulavi il desiderio al 100% quello ke avevi kiesto non si presentava come lo avevi desiderato.

Buona giornata a tutti!

Cosa desiderate per la vostra giornata?

lunedì 4 giugno 2007

= DHARMA =

Ho finalmente dato un nome alla mia amata motocicletta:

DHARMA

è un nome ke ha molti significati, l'interpretazione ke preferisco è una traduzione dal sanscrito...

" dovere nei confronti di se stesso".
Io lo vedo come fonte di piacere nei confronti di se stesso. Il piacere dell'andare in moto.

Sxo ke il nuovo nome ti piaccia!

Dharma ha anke molti altri significati per altre religioni e paesi e questo mi piace molto, la fa molto globetrotter!


Dharma è un termine sanscrito che presso le filosofie orientali riveste numerosi significati. Può essere tradotto come Legge, Legge cosmica, Legge Naturale, oppure il modo in cui le cose sono. I Cinesi chiamavano questa legge "Tao". Vivendo in accordo con questa Legge, è possibile porre fine alla sofferenza dovuta al ciclo delle nascite e delle morti (Saṃsāra). Poiché tutte le azioni (Karma) producono frutti (alcuni piacevoli e altri spiacevoli, a seconda del tipo di azione), l'unico modo per ottenere la Liberazione è attenersi all'Ordine Universale, e vivere in armonia con esso, senza attaccarsi ai conseguenti risultati piacevoli delle azioni virtuose, in modo che esse conducano gradualmente alla Liberazione.

Significati e origini della parola Dharma

La parola Dharma (in sanscrito: "धर्म"), o Dhamma in lingua Pali, è usata nella maggior parte (se non in tutte) delle filosofie o religioni di origine indiana, le Religioni dharmiche: Induismo (Sanatana Dharma), Buddhismo, Jainismo e Sikhismo. Nella sua forma più antica, dharman, il termine compare per la prima volta nei Veda.

È difficile fornire une definizione sintetica ed esaustiva per "Dharma"; questa parola infatti ha una lunga ed articolata storia ed un complesso insieme di significati ed interpretazioni. Molti, sia Occidentali che Orientali, hanno formulato quantità diverse di possibili trasposizioni, da giustizia a religione; termini, comunque, con una connotazione morale che non esprime completamente il significato metafisico. Con la parola dharma infatti si indica anche la religione, ma non si esaurisce a questo; esso indica una sorta di "legge della natura", norma eterna ed "ordine" sia del cosmo che della vita individuale e sociale degli esseri umani.

Si possono quindi individuare due dimensioni nel concetto di Dharma: una che riguarda la legittima acquisizione e fruizione dei beni di questa vita, e l'altra, di tipo escatologico, che concerne il fine ultimo di ogni anima, la liberazione finale dal Saṃsāra.

"Dharma" deriva dalla radice dhri, che significa sostenere, reggere. Il termine deve prima essere compreso nel suo originale contesto metafisico, quello dell'essere "conformi" a quel Principio Divino Creativo che opera dall'interno dell'individuo. Rappresenta la "legge interiore" dell'individuo, Legge a cui occorre prestare obbedienza, se si vuole che la propria vita sia in accordo con la Volontà Divina. Questo è ciò che gli Induisti (o le altre tradizioni metafisiche) considerano il principale scopo della vita. A proposito di questo, è interessante notare che la tradizione indù individua quattro principali scopi della vita dell'uomo (Purushartha); l'ultimo di essi è Moksha, la liberazione definitiva dell'anima. Subordinati a questo scopo, se ne riconoscono altri due: Artha, il benessere (l'uomo ha bisogno dei beni materiali per sostenere la vita); Kama, il desiderio, il piacere (l'uomo ha bisogno di essere felice e godere delle cose buone e dei piaceri del mondo). Questi due concetti devono essere visti in funzione del fine ultimo, il che significa che devono essere guidati e regolati a seconda dei principi morali e dei valori religiosi, o Dharma, per poter effettivamente condurre alla Liberazione.

In "Dharma", inoltre, troviamo il principio fondante del sistema delle caste - ovvero categorie di persone all'interno delle quali gli individui erano fedeli ad un "decreto interiore" a cui non potevano ribellarsi.

Buddhismo

Nel Buddhismo, Dharma indica gli insegnamenti del Buddha sull'origine del dukkha (la sofferenza) o la pratica di tali insegnamenti, e di conseguenza il Buddhismo stesso. Il Dharma è una legge universale che regola il funzionamento del mondo, e che il Buddhismo s'impegna a trasmettere e spiegare, sin dal primo discorso pubblico del Buddha ( Dharmaçakrapravartana). Il Dharma è simboleggiato da una ruota, il dharmaçakra.