martedì 12 giugno 2007

= RISPOSTA =

Rispondo pubblicamente ad un'email ke mi è arrivata oggi.

Due parole prima della risposta vera e propria. L'email è stata una figata. Xkè è stata inaspettata, xkè sincera, xkè profonda e xkè ha saputo colpire nel segno. Quando si piange o si soffre non si ha solo bisogno di gente ke ti asciuga le lacrime e ti dice ke tutto andrà meglio, ci vuole anke ki ti scuote, ki ti fa vedere la realtà sotto altri punti di vista, ki ti presenta la propria esperienza e ki ti insulta. La persona ke mi ha scritto questa email, ha fatto di più. Si è esposta. Avendo vissuto anke lui (a suo modo) cose simili alle mie, ha provato a capirmi. Ed è figo sentirsi compresi, non il fatto di saxe ke qualcuno è stato in una merda con una puzza simile alla tua, ma quanto il fatto si saxe come si sta proprio con il naso in quella merda.
Grazie la tua email è stata davvero gradita. E non x sminuire il tutto, gradita è una parola di gran significato x me. Oltre ad essermi piaciuto il gusto, l'ho digerita bene e sxo di assimilarla alla grande.

Passo alla risposta.
Devo dire ke non mi sento di aver fatto la parte di quello ke tutto gli è scivolato sopra senza fargli niente. Anzi ho dimostrato sempre la mia sofferenza. Nel nostro rapporto forse si è "notato" un pò meno, probabilmente proprio xkè non c'era bisogno di sottolinearlo (non ke di solito ci sia!!!) e xkè lo stare assieme mi aiutava a viverla un pò meglio. Certo il mio modo di comportarmi (mi è piaciuta a non finire la definizione bulimico di emozioni) mi ha dato anke poco modo di pensarci e non ha lasciato tempo ad una trasparenza emotiva.
C'e anke una forte componente di voler lasciare andare via tutto, la sofferenza comunque ti lega e ti costringe a pensare e riflettere. Diciamocela tutta...c'e bisogno di pensare e riflettere sugli avvenimenti o sulle persone nel mio caso? Mi pare tutto abbastanza cristallino....
Concordo con te ke non si debba coprire il passato di marrone, non ho fatto cose xkè la situazione in cui vivevo non me ne faceva sentire la mancanza. Ma visto ke ora la condizione è caduta, l'equazione non sta più in piedi (la matematica non è mai stata il mio forte!)
Non so se sono d'accordo con te anke quando mi dici ke faccio tutte queste cose xkè sto cercando di prendermi una pausa da me stesso e xkè sto cercando di posticipare il più possibile il momento in cui si faranno i conti. D'altro canto posso risponderti ke ho capito più cose di me negli ultimi 2 mesi (mentre ci davo dentro) ke nei momenti (rari) in cui mi fermavo a pensare...
E fare mille cose non è solo x distrarmi dalla realtà, molte volte è solo x dimostrarmi ke si può comunque andare avanti, ke anke se pensavi ke il tutto fosse finito in quel momento, in realtà ci sono mille cose ke puoi ancora fare. Mille sono le strade ke puoi provare. E' vero in una situazione di piena lucidità certe non le avresti fatte, ma va bene così, al momento credo ke piuttosto ke non far niente, sia meglio fare qualcosa ke forse non è il massimo. E non sempre e solo xkè finke corri forte non riesci a guardarti indietro con attenzione (xkè devi concentrarti su dove stai andando).
Quando mi sono trovato in questa situazione la mia paura più grossa (forse non la prima, ma la seconda) era quella di trovarmi davanti ad un libro bianco, il cui titolo era "La mia vita" senza riuscire a scrivere più nulla. Ora qualke pagina c'e e agli okki di quello scrittore in crisi, questa è una conquista. Avevo più ke altro la paura di non trovare le forze più ke gli argomenti.
Passare queste paure (o meglio aver affrontato queste paure) è un passo avanti. NON verso la soluzione del problema, ke poi non credo ci sia un problema da risolvere.
Credo ke ci sia solo da andare avanti.
Tu mi parli di istinto di conservazione, io ti dico istinto di evoluzione. Evoluzione nel senso di andare avanti, crescere adattandosi alla nuova situazione, ma pur rimanendo se stessi.
Non vedo dei demoni da affrontare. Ho dei demoni ke devo lasciarmi alle spalle. E quale modo migliore di lasciarsi le cose alle spalle, se non andando avanti?

Ti ho voluto rispondere pubblicamente x farti un omaggio. Ma anke xkè alla fine sei arrivato alla certezza di un mio stato emotivo grazie a questo blog. E magari altre persone come te mi diranno la loro (certo tu hai un vantaggio) e io avrò modo di confrontarmi con altri pensieri e realtà. E anke questo sarà merito della tua mail.
La risposta è arrivata non a voce xkè scrivere mi aiuta a riflettere molto più ke parlare. Qua posso rileggere, cancellare e modificare. La conversazione è troppo veloce e faccio fatica ad usarla x esprimere concetti ke non ho ben kiari dentro me.

Ti abbraccio e ti ringrazio. Sei stato davvero prezioso. Proprio come deve essere un gran amico

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io invece sono piu bravo a parole...
Credo che non tutto quello che che volevo dire o intendere sia passato,
il dialogo ha il tono di voce,le pause,gli sguardi e i non detti sottointesi,e per come sono è molto meglio,
L'importante è che sia passato il fatto che ti voglio molto bene e che sono qui,e che sono sempre stato qui.anche quandonon mi hai visto.

Me Myself and I ha detto...

Non sai il piacere di leggerti anke qua!

Un abbraccio bros!