sabato 7 febbraio 2009

= CORISTA DEL CUORE =

Tardo pomeriggio...il freddo fuori dalle coperte, io al caldo sotto di esse.
Lei nella stanza affianco, si prepara per una breve uscita con ancora attorno il calore del letto.
Io nel dormiveglia percepisco appena la musica ke esce dallo stereo...
De Gregori...non ricordo il titolo della canzone...
Rumore di tessuto ke scivola sulla pelle...cintura ke sbatte, scarpe ke si infilano...poi una voce dolce come sciroppo d'acero, appena percettibile si unisce al coro

...e non avrò paura se non sarò bella come dici tu...
...senza fame e senza sete voleremo via...

E' stata la cosa più melodiosa mai sentita, quel sussurrare le parole e ripetere la melodia xkè non si conosce il testo.
Io oltre il muro a godermi il tutto. Inizialmente kiedendomi se fosse vero, immobile senza respirare per paura di perdere quelle leggere note ke seguivano in maniera vellutata la canzone.
Poco importa l'intonazione le capacità canore.
Con i sensi pronti a captare ogni sfumatura sapendo ke a breve sarebbe terminata. Dispiaciuto per la fugacità del momento ke xò lo rendeva così raro e di valore.
Ricco xkè solo mio. Così intenso da doverlo raccontare, senza impoverirlo del suo valore, tanto è solo nelle mie orecchie, nessun poeta, scrittore potrà mai cantare delle gesta di questa intensità.

Poi lei esce e io corro qua a raccontare.
Guardo prima di tutto il testo della canzone "La donna cannone" e la riascolto mentre scrivo. Bella e dopo questo evento ancora più bella, peccato ke la mia ignara corista privata non abbia inciso la sua performance.
Ma anke se così fosse stato non sarebbe stato bella. Un pò come una foto ke per quanto rappresentativa, non può trasmettere odori, temperatura ed emozioni del momento ke ha fermato.

Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno
giuro che lo farò
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò
Quando la donna cannone d'oro
e d'argento diventerà
senza passare per la stazione
l'ultimo treno prenderà.
In faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà
dalle porte della notte
il giorno si bloccherà
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.
E con le mani amore per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò.
E non avrò paura
se non sarò bella come vuoi tu
ma voleremo in cielo in carne e ossa non torneremo piò.
E senza fame senza sete e senza ali senza rete voleremo via.
Cosi la donna cannone
quell'enorme mistero volò
sola verso un cielo nero nero s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì
altri giurarono e spergiurarono che non erano mai stati lì.
E con le mani amore con le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò.
E non avro' paura se non saro' bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne e ossa non torneremo più.
E senza fame senza sete e senza aria senza rete voleremo via

Grazie tesoro.

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