domenica 1 marzo 2009

= DAY AFTER =

Ieri c'e stata la manifestazione nazionale:
Il giorno dopo come sempre ci sono diverse campane.
Per gli organizzatori c'erano 10.000 persone, per la questura probabilmente non c'e stata nemmeno una manifestazione o se c'era forse erano in 1000 e tutti poliziotti in borghese.
Purtroppo non essendoci potuto essere, stamattina presto ho letto i giornali online.
Se di solito le notizie sono coperte e tra le righe e grazie al confronto delle testate si riesce a capire la verità, questa volta la disparità è talmente ampia ke non si riesce nemmeno a capire quale è il mezzo in cui dicono i saggi si dovrebbe trovare la verità.
Mi riferisco alle notizie in merito agli scontri di Bergamo.

Vi riporto la notizia presa da corriere.it quotidiano ke non è apertamente skierato, ma ke negli ultimi anni appare sempre più servile (e questo caso potrebbe proprio essere una delle conferme, dopo l'ultimo eclatante caso della praticamente non presentazione della notizia della sentenza Mills)

GUERRIGLIA A BERGAMO

Scene di guerriglia urbana sabato pomeriggio in centro a Bergamo,con scontri tra le forze dell'ordine e una sessantina di esponenti della sinistra antagonista, al termine di una giornata di tensioni per l'apertura in città della sede provinciale di Forza Nuova, movimento di estrema destra. Alla fine, circa cinquanta persone sono state portate in Questura e una decina di uomini delle forze dell'ordine sono rimasti contusi e sono stati medicati al Pronto Soccorso. Il caos è scoppiato poco dopo le 18 in mezzo al traffico di via Paleocapa, quando ormai la manifestazione era terminata. Per tutto il pomeriggio cinquecento esponenti di estrema sinistra avevano manifestato con un presidio in via Quarenghi, mentre nella vicina via Bonomelli si inaugurava la sede locale di Forza Nuova, alla presenza del segretario nazionale Roberto Fiore. Non ci sono stati scontri neppure durante il corteo dei circa trecento sostenitori di estrema destra, che hanno sfilato dal piazzale della Malpensata fino a via Bonomelli, arrivando fino a un centinaio di metri di distanza dalla contestazione di sinistra. Le schermaglie si sono limitate a slogan, lanci di alcuni fumogeni ed esposizione di striscioni. I sostenitori di Forza Nuova hanno lasciato la città intorno alle 17.30 a bordo di autobus e automobili. /span>>

GLI AUTONOMI - Mezz'ora dopo gli 'autonomi' hanno chiesto di poter sfilare in corteo da via Quarenghi al piazzale della Malpensata. Al rifiuto delle forze dell'ordine - e dopo alcuni attimi di tensione nei pressi dell'incrocio con via Paleocapa - il corteo si è sciolto verso via Spaventa e largo Medaglie d'Oro. Circa sessanta manifestanti appartenenti alla frangia più estrema, invece di recarsi in stazione, hanno cercato di tornare nelle vicinanze di via Bonomelli. A quel punto è partita la carica di polizia e carabinieri che, in mezzo al traffico, hanno bloccato una cinquantina di persone. Sono volati oggetti e bottiglie all'indirizzo delle forze dell'ordine e delle vetrine di alcuni negozi tra viale Papa Giovanni XXIII e Porta Nuova. La tensione è calata solo dopo una mezz'ora, in cui i manifestanti si erano sparpagliati in tutte le vie del centro di Bergamo. Per tutto il pomeriggio la circolazione in città è rimasta pressochè paralizzata, a causa delle tante strade chiuse al traffico. Al termine della giornata, la polizia ha sequestrato mazze di ferro, bastoni di legno, bandiere, un martello e alcuni caschi da motociclista. L'identificazione e gli interrogatori delle persone portate in Questura proseguirà fino a sera inoltrata. Le persone arrestate sarebbero almeno tre, ma il numero esatto si saprà probabilmente soltanto domenica . Nel frattempo, la sede di Forza Nuova resta presidiata da polizia e carabinieri.:


Di seguito invece la versione de Il Manifesto, giornale dichiaratemente schierato

A Bergamo,
ritornano le cariche


Sembrava tutto finito bene. Il corteo spontaneo antifascista contro
l’apertura a Bergamo di un sede di Forza nuova si stava già sciogliendo,
quando all’improvviso sono partite violente cariche della polizia. Gli agenti sostengono di aver risposto al lancio di bottiglie da parte dei manifestanti, di aver perseguito un gruppetto bardato, denunciano agenti feriti e dicono di aver sequestrato anche un piccone. Ma di fatto sono state compiute cariche a freddo che hanno colpito tutto il corteo. I manifestanti sono scappati per le strade del centro ma sono stati inseguiti dagli agenti in tenuta antisommossa che hanno continuato a prenderli a manganellate. Cinquantanove antifascisti sono stati fermati e portati in questura e nella caserma dei carabinieri. Fuori dalla questura si sono riunite alcune decine di persone per conoscere la sorte dei loro compagni. Ma anche loro sono stati attaccati e presi a manganellate.
Ingiustificate.
Si è trattata di una giornata pessima segnata da una serie di azioni poliziesche violente che sanno di premeditazione comandata dall’alto. Mentre a Milano si teneva la manifestazione per Cox18

....

Un migliaio di militanti antifascisti ieri pomeriggio si sono dati appuntamento proprio in via Quarenghi, a 70 metri dalla sede neofascista, da lì si sono mossi in corteo per le vie del centro facendo blocchi del traffico. Nulla di più. Sono stati lasciati anche sfilare 200 fasciti armati di caschi che hanno rotto la telecamera di una giornalista di Antenna 6. La manifestazione antifascista dopo due ore è riconfluita verso via Quarenghi dove si stava sciogliendo. I neofascisti, circa 400 persone, se n’erano andati, e anche alcuni militanti di sinistra avevano cominciato a lasciare la piazza, quando, a sorpresa, è partita una carica tra via
Paglia e via Paleocapa. Un blitz molto duro e prolungato. Gli agenti hanno seguito i manifestanti in fuga in mezzo al traffico, li hanno picchati, davanti ai negozi, colpendo a manganellate anche ragazzi già fermati e buttati a terra.
«Il corteo era finito da un’ora - racconta un manifestante - addirittura il questore, Dario Rotondi, si era congratulato con alcuni organizzatori per la gestione della piazza quando i poliziotti sono scattati. Gli prudevano le mani».
A Bergamo si terrano le elezioni comunali e provinciali, e una giornata gestita con il pugno duro dalla polizia contro manifestanti di sinistra con scontri per le strade, cade a pennello per la Lega del ministro degli Interni Bobo Maroni.
Le forze dell’ordine sostengono di aver agito contro un gruppo venuto da
fuori città, sarebbero stati loro a portare mazze e piccone. I fermati sono stati radunati in un cortile in questura. Sono probabili cinque arresti. Gli altri fermati verrano rilasciati nel corso della notte.



Ma allora come è andata?
Quale è la verità? Xkè non c'e più l'abitudine a raccontarla?
Qui qualcuno ha mente ke sia Il Manifesto o Il Corriere, poco importa.
Invito chiunque fosse presente a raccontarmi la sua versione.
Bisogna sapere, smaskerare i cazzari a pagamento da una parte e se ancora esiste dall'altra.


Kiudo con l'articolo dell'ECO DI BERGAMO.
Dove già appare un'altra discrepanza ke mi fa pensare ke forse a non dire tutta la verità, nient'altro ke la verità sia Il Corriere.
Qui il piccone tanto sbandierato, non c'e più, al suo posto rimane solo il manico.


Apre la sede di Forza Nuova, in città è il caos
Proteste, scontri, feriti: 2 arresti, 57 denunciati

Lanci di bottiglie e fumogeni, scontri, cariche di polizia e carabinieri. Feriti e arresti. Quando l'inaugurazione in via Bonomelli della sede di Forza Nuova - movimento di estrema destra che nella circostanza ha richiamato a Bergamo circa 300 militanti - pareva ormai compiuta senza suscitare disordini in città, ma solo le prevedibili proteste degli antifascisti, è scoppiato il finimondo fra i manifestanti. È successo dopo le 18 di sabato 28 febbraio, quando la gente usciva dai negozi per lo shopping prefestivo e si stava recando a casa. La situazione è degenerata quando alcuni anarchici che volevano raggiungere in corteo la Malpensata (dove si erano radunati i militanti di Forza Nuova) sono stati tenuti lontani dalle forze dell'ordine. Facevano parte dei circa 600 manifestanti (tra i quali anche appartenenti a centri sociali) dell'area anarchica e della sinistra antagonista che avevano organizzato un presidio di protesta in via Quarenghi.

Sono volate bottiglie all'indirizzo di polizia e carabinieri, che hanno risposto con cariche in via Paleocapa, viale Papa Giovanni, via Bonomelli e via San Giorgio. Danneggiata un'auto della Polizia locale. Distrutta la vetrina di un negozio del centro. Una sessantina di manifestanti (19 i bergamaschi, gli altri provenienti da Milano, Brescia, Padova e Bologna) della sinistra antagonista sono stati portati in Questura: per due di loro - un ventenne di Como e un ventiquattrenne di Seriate - è scattato l'arresto per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti atti a offendere; gli altri 57 sono stati rilasciati e denunciati per corteo non autorizzato e (alcuni) per il travisamento (il volto coperto da sciarpe). Sequestrati bastoni, mazze di ferro, un martello, manici di piccone, coltelli, tirapugni, bombe carta, caschi e passamontagna. Nel bilancio degli scontri anche tredici feriti tra le forze dell'ordine e almeno un paio tra i manifestanti.

Il traffico si è immediatamente paralizzato. Code di auto da piazza Sant'Anna fino a largo Tironi. La manifestazione ha di fatto bloccato la circolazione in centro creando non pochi disagi agli automobilisti, ma anche alla gente che in strada per lo shopping è rimasta impietrita di fronte a quella vera e propria guerriglia urbana. E si sono viste scene di panico, con persone che scappavano e altre che piangevano.

La manifestazione era iniziata alle 14. Alcune strade erano state bloccate per evitare il contatto fra esponenti di Forza Nuova concentrati sul piazzale della Malpensata, pronti a dirigersi in corteo verso la sede di via Bonomelli, e i manifestanti, antifascisti, dei centri sociali e della sinistra antagonista, scesi in strada per contestare l'iniziativa. A dividere le parti uno spiegamento di forze dell'ordine: polizia, carabinieri, polizia locale e protezione civile (pattuglie arrivate anche da fuori Bergamo), dislocati in via Quarenghi, in via Paleocapa (chiusa al traffico, per sicurezza), in via Bonomelli, nell'area della Malpensata, lungo la massicciata della ferrovia e nelle zone vicine. I manifestanti che si sono opposti all'apertura della sede di Forza Nuova hanno gridato slgan e acceso fumogeni. Al termine della manifestazione gli scontri e le cariche.

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