lunedì 16 giugno 2008

= NON NOTIZIA =

Vi riporto sotto un articolo del corriere e a seguire un mio piccolo commento in merito.

Piercing e tatuaggi: mai più in spiaggia
Sarà proposto un Ddl per disciplinare il settore dopo il caso della donna di Merano in fin di vita
ROMA - «È gravissimo che, di fronte all'ennesimo incidente, causato da un'infezione da piercing non si prendano provvedimenti, e si continui ad operare senza una regolamentazione del settore, con attività che ancora praticano i piercing nei retrobottega, e senza il più elementare rispetto delle norme igieniche». È quanto preannuncia Antonio Mazzocchi, deputato del Pdl, che dopo il caso della donna di Merano in fin di vita per un piercing al sopracciglio ha decisi di presentare «un disegno di legge per la disciplina delle attività di tatuaggio e piercing, che prevede nello specifico dei corsi di formazione obbligatori per gli operatori, una sterilizzazione obbligatoria dei materiali e una tutela per i minori che devono essere accompagnati dai genitori».Gli stessi operatori, si legge ancora nel testo, «devono essere necessariamente maggiorenni e con una idoneità psico fisica certificata dalla Asl. Giro di vite anche sui tatuatori da spiaggia. La proposta infatti- va avanti- vieta che ci possano essere attività ambulanti che, in quanto tali, non possono rispettare le norme igieniche previste nei laboratori».
RISPETTO DELLE NORME SANITARIE - «Non siamo assolutamente contro i piercing- incalza Mazzocchi- non vogliamo vietarli ma vogliamo semplicemente che vengano eseguiti nel rispetto delle norme sanitarie e che chi li applica non sia un operatore improvvisato, ma una persona capace e autorizzata dalla Asl locale. Non vogliamo più sentire dai giornali di persone che muoiono per colpa di infezioni e setticemie. Abbiamo- chiude il parlamentare del Pdl- l'urgenza di approvare una legge che fermi una volta per tutte l'abusivismo nel settore e tuteli chi lavora con onestà e precisione».
IL MINISTERO: DIRETTIVE AD HOC - Il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, dal canto suo, ha comunicato di aver invitato le Regioni ad assumere provvedimenti coerenti con la circolare ministeriale del 7 aprile 1999 in materia di tatuaggi e piercing. L'Atto, diretto alle Regioni e all'Associazione dei tatuatori, prevede l'attivazione di corsi di formazione obbligatori per coloro che praticano tali attività nonchè l'adozione di tutte le misure di igiene e profilassi necessarie. Inoltre, la Circolare ministeriale dispone la necessità di una specifica autorizzazione della competente Asl per coloro che effettuano tali procedure che, comunque, non possono essere eseguite sui minori, eccezion fatta per il piercing sul lobo dell'orecchio che può essere eseguito con il consenso dei genitori. La Circolare sconsiglia la pratica del piercing su parti anatomiche la cui funzionalità potrebbe risultare compromessa come ad esempio palpebre, labbra, lingua, seno, apparato genitale ecc. Il ministero rende noto di aver affidato al proprio Ufficio legislativo l'incarico di valutare l'opportunità di promuovere una legislazione nazionale che fissi principi e criteri per l'esercizio di questo tipo di attività.
IL CASO DI MERANO - L'attenzione sui pericoli del piercing è stata riacceso dal caso di una 30enne di Merano, in Alto Adige,finita in pericolo di vita per una infezione sottovalutata, una coagulopatia che colpisce cuore e cervello, causata con ogni probabilitá da un piercing al sopracciglio. La giovane donna, dopo essersi fatta applicare il piercing, avrebbe accusato i primi timidi segni di infezione ma li avrebbe trascurati, poi sarebbero arrivati malesseri fisici più rilevanti, che l'hanno indotta a farsio visitare in ospedale. Nel frattempo però i batteri, entrati presumibilmente dalla ferita, avrebbero provocato una grave setticemia che si sarebbe velocemente estesa alla testa e al torace, generando a sua volta una coagulopatia che ha colpito cuore e cervello fino a farla cadere in coma. Trasferita ad inizio della settimana scorsa all'ospedale di Verona, ha fatto ritorno alla rianimazione dell'ospedale Tappeiner di Merano, dopo essere stata dichiarata non operabile. Infine, è stata trasferita in ambulanza ad una clinica di Monaco di Baviera.

Si vuole proprio fare disinformazione e spaventare delle persone; è vero sono suscettibile sul discorso inquanto pluritatuato e piercingato, ma non è x il fatto ke sono di parte ke mi indigno per queste cazzate.Esistono già norme in materia, precise e che coprono tutte le carenze di cui Il signor Mazzocchi si preoccupa tanto.Sicuramente può esserci stato una defezione igienica o professionale da parte del pierre, ma se si legge attentamente e fino in fondo si legge che la morte è imputabile anche al fatto che la donna ha sottovalutato l’infezione che aggravandosi ha portato al rischio di vita.
Eppoi mi spiegassero cosa vuol dire evitare piercing “su parti anatomiche la cui funzionalità potrebbe risultare compromessa”?
Inoltre, non so voi, ma personalmente non ho mai visto nessun tatuatore in nessuna spiaggia. Se poi vogliamo dire che quelli ke fanno tatuaggi temporanei (i disegni con l'hennè) sono tatuatori allora è un altro conto. E tutti sappiamo e forse dovremmo spiegarlo anke al sig. Mazzocchi ke non c'e riskio di infezione in quel caso xkè non ci sono tagli e fuoriuscita di sangue.
NON è ke sono contro i piercing, semplicemente sconsiglio di farli in qualsiasi parte del corpo...

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